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Manuela e la ricerca dell’abito da sposa a sirena di pizzo

L’abito da sposa a sirena di pizzo è un modello audace e non sempre facile da portare. Ma era il sogno di Manuela, che cercava quello perfetto.

Manuela entrò in atelier un lunedì mattina, determinata a cercare un abito da sposa a sirena di pizzo. Puntuale come un ansioso sognatore, precisa come una milanese doc, tradiva dallo sguardo un’innocente impazienza di indossare il bianco. Un’emozione comune, che oltre a far sorridere ed intenerire, fa sempre piacere percepire.

Il racconto di un sogno

Manuela si sedette per il caffè e si mise a raccontare la sua ossessione per l’abito da sposa a sirena di pizzo. Disse che le capitò da bambina, all’età di sei anni, di partecipare alle nozze di una lontana amica di famiglia. Una persona che non aveva mai incontrato, data anche la sua tenera età. Ebbe modo di vederla per la prima volta quando attraversò la navata, in mezzo alle due file di invitati. Era una meravigliosa mattina di fine settembre, e dalla vetrata principale della chiesa entrava una luce ammaliante. Investita da questi raggi “divini”, entrò una meravigliosa figura angelica con abito da sposa a sirena di pizzo. Tutti i presenti espressero lo stupore del caso, ma Manuela restò, nell’innocenza dei suoi sei anni, completamente sbalordita. Come se non avesse mai visto prima la bellezza, confidò. Alcuni dei presenti si accorsero della tenera espressione della bambina, e ne fecero una risata, ma a lei non importava. Sapeva cosa avrebbe voluto un giorno.

L’abito giusto

Molte cose colpirono Manuela di quell’abito da sposa a sirena di pizzo. Prima di tutto la femminilità esclusiva che donava l’abito a quella donna, esaltando il suo fisico slanciato. Poi la grazia dei ricami di pizzo, che con le sue attente trasparenze le donava grande sensualità, senza essere volgare. Infine lo stile, molto attuale per quell’epoca e destinato a durare per diverso tempo. Manuela non cercava un modello esattamente uguale, ma qualcosa che avesse le stesse caratteristiche. Se lo poteva permettere, avendo un fisico slanciato e ben proporzionato. In poche ore, uscì dal negozio soddisfatta, dopo aver trovato in questo incantevole abito Demetrios la scelta per le sue Nozze da Favola.

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Un abito da sposa perfetto, la scelta di Lucilla (seconda parte)

Lucilla aveva fatto visita all’atelier Nozze da Favola per la ricerca di un abito da sposa perfetto. Aveva scoperto quale stile le si adattava, ma qual’era il modello giusto per lei?

L’abito da sposa perfetto stava aspettando Lucilla. Era lì dove l’aveva lasciato, nell’atelier di Nozze da Favola, solo che ancora non riusciva ad individuarlo. Molti, troppi modelli avevano linee che la seducevano ed elementi che attiravano la sua attenzione. Sfogliando il catalogo Rita Couture era però certa di una cosa: voleva un abito bianco, bianco e basta. Dopo qualche sera passata a meditare, riuscì a restringere in un piccolo numero di modelli la scelta dell’abito da sposa. Accompagnata questa volta da un’amica, prese la macchina e tornò all’atelier di Cinisello Balsamo.

Ritorno all’atelier

La ricerca dell’abito da sposa perfetto ricominciò una domenica pomeriggio. Essendo stata ricevuta su appuntamento, Lucilla aveva tutto l’atelier per sè. Entrare di nuovo in quegli abiti da sogno le fece riprovare lo stesso brivido della prima volta, ma riuscì con classe a contenere l’emozione. La sua accompagnatrice si rivelò molto utile nel sciogliere alcuni suoi dubbi, tanto che in breve rimasero due soli abiti. Due composizioni essenziali, dal design pulito ma dallo stile eterno. Due confezioni simili, ma rese uniche dal dettaglio ricercato. Un dubbio che sarebbe potuto durare per ancora molto tempo. Ma quando Lucilla li provò ancora una volta completi di scarpe, velo e accessori, non vi fu più alcun dubbio.

Finalmente quello giusto!

Lucilla aveva trovato l’abito da sposa perfetto. Eccolo, era questo il modello Rita Couture che le si addiceva in pieno. Il corpetto sinuoso, le linee sobrie e romantiche, e la lucentezza che emanava. La sua pazienza era stata premiata: aveva scelto con attenzione e aveva trovato un abito su misura per lei. Uno stile che esaltava il suo fisico, che valorizzava i suoi punti forti e che la faceva apparire bellissima. Uscendo dall’atelier Nozze da Favola, Lucilla era sicura di una cosa: sarebbe arrivata al suo matrimonio a testa alta.

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Un abito da sposa perfetto, la scelta di Lucilla

Era un mercoledì mattina quando Lucilla, in cerca di un abito da sposa perfetto, varcò la porta dell’atelier di Nozze da Favola. Il cielo limpido di maggio le aveva donato il buonumore necessario a compiere la scelta più difficile di ogni donna: l’abito con cui convolare a nozze. Quando si sedette per il primo confronto sulle sue idee riguardo l’abito da sposa, nei suoi occhi si leggeva tutta la composta frenesia che attraversa l’animo di chi è ad un passo dall’ottenere ciò che per tutta la vita ha sempre bramato. La sua postura era elegante, ma la sua espressione tradiva tutta l’impazienza di indossare il bianco.

Qual’è il modello giusto?

Iniziò allora la prova di Lucilla. Entrò in fantasie color panna, si ammirò in tessuti straripanti luce, allacciò corpetti dalle trame ricercate, vestì linee senza tempo. Tempo che stava passando senza che ella se ne accorgesse, incantata com’era dai riflessi fiabeschi dello specchio. Sebbene adorasse ogni singolo confezionamento, riconobbe dopo qualche prova d’abito il suo stile. Si innamorò delle eleganti forme di Rita Couture. La raffinatezza del taglio classico ma sempre attuale era la direzione che comprese di voler seguire, e si concentrò così su quella linea. La ricerca del suo abito da sposa si fece però più ardua di capo in capo. Ogni modello infatti le pareva raccontare qualcosa di lei, ogni piccolo dettaglio le faceva chiedere cosa le appartenesse e cosa no. Come avrebbe voluto esattamente attraversare la navata nel suo giorno più importante?

Una decisione difficile

L’indecisione la fece desistere dal prendere scelte affrettate. Si congedò e rimandò il fatidico appuntamento ad un altro giorno. Doveva riposare, aveva indossato molti abiti, molte favole diverse e necessitava di tempo per pensare. Doveva codificare, tra una vasta selezione di modelli, quale sarebbe stato il suo abito da sposa. Voleva organizzare il matrimonio dei suoi sogni, e nulla sarebbe stato lasciato al caso…

(continua a Settembre…)

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